Il primo giorno…alla scuola dell’infanzia

di V. Borella e A. Tozzi

Ogni passaggio di autonomia dei propri figli lascia i genitori col fiato sospeso, ci chiediamo: “Ce la farà? Non lo ha mai fatto prima d’ora…”. Il primo giorno al nido, alla materna, alle scuole elementari, medie o superiori, è il primo giorno di un cambiamento importante.

Bambini in cerchio che giocano a scuola. Interprete LIS.

Le prime volte dei nostri figli sono sempre qualcosa di estremamente emozionante ma anche preoccupante per noi genitori, perché ad ogni passo diventano un po’ più grandi e noi non siamo mai abbastanza pronti ai loro primi giorni, alle loro prime esperienze. Siamo alle loro spalle che guardiamo mentre procedono verso un nuovo obiettivo, un nuovo inizio, una nuova avventura, un nuovo capitolo della loro vita in cui sentiamo che piano piano si stanno allontanando da noi.

Il bambino dai 3 anni ai 5 anni è pronto a sperimentarsi nella scoperta delle relazioni sociali con i coetanei: è un periodo di profondi cambiamenti e l’ingresso alla scuola dell’infanzia rappresenta un passo significativo. In questa fase l’angoscia da separazione dei primi due anni si può trasformare in ansia, molti bambini hanno già verificato che la mamma può uscire ma poi torna. Il bambino può essere abituato a rimanere dai nonni e vedere la mamma andarsene e tornare a prenderlo, ma il contesto scuola è nuovo, le maestre molte volte sono persone che non conoscono e i compagni sono una novità.

Bambino che gioca a scuola. Interprete LIS.

Anche i bambini che hanno frequentato il nido vivono un’esperienza nuova e diversa e le reazioni sono comunque molto differenti. In generale un bambino appartenente a questa fascia d’età si adatta al cambiamento in un periodo che va da 2 a 6 settimane: concedergli il tempo per il suo adattamento è estremamente importante, così come condividere con lui ciò che sta vivendo, dando ascolto ai suoi racconti di fine giornata. Il passaggio dal nido alla scuola dell’infanzia non è un passaggio immediato: sedie e tavoli più alti, tempi più lunghi di lavoro, il pranzo ad un orario più tardo, l’autonomia dell’igiene personale e della cura della propria persona, la gestione dei propri materiali e la condivisione con compagni nuovi, sono tantissime variabili da elaborare in un cambiamento che vede il primo passaggio da un grado di scuola ad un altro. La gestione delle proprie emozioni da parte del genitore e il trasferimento di sicurezza saranno aspetti importanti in questo passaggio per il bambino che verso la sua autonomia si sentirà accompagnato e sicuro di poter tornare a casa ogni giorno per affondare in un abbraccio che sa sollevare anche la giornata più difficile.

 

Valentina Borella
Educatore Professionale, Pedagogista Clinico ® in aiuto alla persona (quasi al traguardo)
Quando devo chiamare per nome il mio lavoro, lo chiamo “passione”.
www.borellavalentina.com
Alessandra Tozzi
Psicologa dell’età evolutiva e arpista
Mamma indaffarata che ama cantare e mettere le mani nella terra
www.studiopsicologiatozzi.com
 

VEASYT offre la possibilità di guardare la traduzione in lingua dei segni italiana (LIS) di questa intervista a cura di Margherita G., interprete italiano - LIS:

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