Visual Vernacular: racconti d’arte

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Cosa c’è di più bello del potersi godere uno spettacolo di musica lirica? Per noi udenti, forse nulla; i vorticosi e invisibili ghirigori delle note creano per i nostri orecchi melodie suggestive e ci trasportano nelle più profonde pieghe del nostro animo. Per le persone sorde, l’equivalente di questo genere è riconducibile al Visual Vernacular (VV), una tecnica di produzione artistica il cui termine oggi non ha ancora trovato piena corrispondenza in italiano. Il termine “Visual” per indicare la vista che è il canale principale usato dai sordi per assimilare informazioni ed elaborare immagini; e “Vernacular” può essere tradotto con “vernacolo”: parlata caratteristica di un centro o di una zona limitata. Si contrappone a lingua ed è distinto da dialetto, rispetto al quale è più popolare e locale. Anche “nativo” come riporta il dizionario Treccani ed in tal senso potremmo dunque dire che la produzione di Visual Vernacular si pone come elemento caratteristico della letteratura sorda. Si serve di milioni di elementi extralinguistici per trasmettere il messaggio, e quasi sempre bypassa totalmente il lessico standard della lingua dei segni: espressioni, movimenti del corpo e delle mani, cambi di sguardo. Di difficile traduzione, perché veramente ricca di sfumature sottili, talvolta risultando quasi come componimenti chiusi e comprensibili solo dai sordi.

Guardandolo più da vicino, è possibile individuare nove regole che è necessario padroneggiare per una buona performance in VV, seppure queste non siano fisse e non sia necessario usarle tutte, sempre e per forza: espressioni facciali, tecnica dello zoom, 3D, capacità dello spazio, segnare in parallelo, metafore visive, ritmo, pantomima, immedesimazione nell'oggetto. La tecnica fu ipotizzata per la prima volta dall’attore sordo statunitense Bernard Bragg, per poi prendere piede in Francia qualche anno dopo. È approdata in Italia ormai da diversi anni e possiamo vantare grandi artisti come Fabio Zamparo, Walter Di Marco, Nicola Della Maggiora e Giuseppe Giuranna; quest’ultimo definito propriamente “VV Maestro” e che organizza workshop, formazioni e spettacoli in giro per il mondo da diverso tempo.

Abbiamo intervistato per voi uno di questi artisti, perciò il consiglio è di continuare a seguire i nostri canali per non perdere l’interessante intervista! Nell’attesa, godetevi questa performance in VV e fateci sapere cosa ne pensate, cosa vi colpisce… fateci sapere cosa riuscite ad estrapolare, vi leggiamo!

Articolo a cura di Connie Ciocia,
interprete VEASYT italiano-LIS

Guarda la traduzione in lingua dei segni italiana (LIS) del seguente articolo a cura dell'interprete VEASYT Luca Mantovani:


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