Come ogni anno l’appuntamento EFSLI (European Forum of sign language interpreters) è per noi interpreti di lingua dei segni un momento di crescita della nostra professione e in questo settembre 2025 il tema è stato “Traslating Culture”. Accademici, ricercatori e professionisti interpreti da tutto il mondo hanno discusso sul ruolo della cultura all’interno del nostro lavoro da interpreti. Cultura e interpretazione si mescolano ogni giorno per raggiungere al meglio quello che per noi è essenziale: la riuscita nella comunicazione. Molti temi interessanti, innovativi e suggerimenti anche pratici da calare nel nostro lavoro quotidiano sono giunti da questo prezioso momento ma quest’anno vorrei raccontarvi di EFSLI da un altro punto di vista, da un aspetto diverso. EFSLI non è solo rete di lavoro ma soprattutto rete di relazioni. Si tratta di una comunità che cresce ogni anno di più e le nostre relazioni vanno a intensificarsi fino a creare dei veri rapporti di fiducia e amicizia.
Quando ti ritrovi a ridere a crepapelle con i colleghi britannici cercando di pronunciare al meglio il nome della città dalla quale viene la tua coinquilina americana a Lisbona, ti rendi conto che la conferenza ESFLI è l’appuntamento annuale a cui ogni interprete di lingua dei segni dovrebbe partecipare. E se seduti al tavolo, dopo l’imperdibile assaggio dei pasteis de Nata rigorosamente con zucchero a velo e spolverata di cannella, tra un sorso di Porto e di sangria bianca, scopri che il partner del tuo collega americano di Rochester risponde a tutte le tue domande con una frase iconica della grande Mina: «dimmi che è vero», non puoi far altro che ridere e continuare a conversare parlando di cibo, canzoni e glitter che dovrai indossare il giorno seguente alla tanto attesa cena di Gala EFSLI. L’associazione nazionale di interpreti portoghesi (ANAPI LG) ha scelto un palazzo del XVI sec per il gala della Conferenza 2025. Dal 1994, anno della prima conferenza EFSLI a Edimburgo ogni anno il Forum si incontra in uno degli stati membri per discutere questioni riguardanti il lavoro degli interpreti focalizzandosi su un tema ogni anno diverso.
La conferenza annuale dura due giorni e tra il sabato e la domenica c’è l’imperdibile appuntamento, quest’anno con un dress code speciale: glitter, perline e luccichii vari. Vestiti pieni di lustrini, mantelli glitterati, volti coperti di brillantini, ballerine e foulard luccicanti questi gli indumenti più richiesti. Al tavolo delle maltesi non mancavano di certo i lustrini, dalle scarpe alle mani, fino ai capelli ma uno dei francesi ha senza dubbio attratto l’attenzione di tutti: sedeva al suo tavolo con un mantello alla Mago Merlino, completamente cosparso di glitter luccicanti. Ha rischiato di farselo rubare dal nostro tavolo solo per una piccola foto ricordo. Una serata all’insegna delle canzoni e delle ultime estrazioni SAFFLE (gioco di parole tra SAF e il termine “raffle”, lotteria). Il SAF (Supportive Attendance Fund) è un fondo, attivo dal 2004, che garantisce ad alcuni interpreti, provenienti da realtà meno agevolate, di partecipare ogni anno alla conferenza gratuitamente. Con gli occhi abbottonati per aver ballato fino a tardi, il giorno dopo, domenica, si ascoltano le ultime presentazioni tra caffè, dolcini e valigie parcheggiate nell’androne dell’albergo. Momenti meravigliosi condivisi con gli habitué di EFSLI e con qualche nuovo collega che si unisce alla comunità internazionale di interpreti, riempiono il cuore e danno la spinta a continuare a far parte di questa comunità internazionale amando sempre di più il lavoro di interprete di lingua dei segni. Aspettando Zagabria 2025, con un tema assai caldo, la formazione degli interpreti, e continuando a discutere sulla conferenza con alcuni interpreti italiani, abbiamo salutato Lisbona camminando nell’Alfama al ritmo del Fado portoghese.
Articolo a cura di Valentina Ponticelli,
interprete VEASYT italiano-LIS
Guarda la traduzione in lingua dei segni italiana (LIS) del seguente articolo a cura dell'interprete VEASYT Irene Fraioli:
